Eccomi spinto da una strana brezza di pulviscoli color ruggine e in un sol colpo mi trovai davanti il tempio, in ginocchio come l ultimo dei servi. Ma ero esterefatto e terrorizzato allo stesso tempo - non feci in tempo a guardare bene intorno che il mio panico al ritmo ossessivo del cuore mi portò lontano da quel misterioso ingresso, dietro un albero dalle fronde avvolgenti come braccia della notte.Stavo ansimando e sudando come un ghiacciolo d'estate mentre cercavo di controllare il mio respiro e realizzare quello che avevo visto davanti l 'ingresso del tempio.I ricordi erano vaghi , avevo visto una scritta ma non ero riuscito a codificarla.Dovevo trovare il coraggio, ero di fronte al più grande dei misteri. E dire che all'inizio del sogno non sapevo neppure della sua esistenza.Chi se lo poteva solo immaginare di trovare un tempio dentro di se e di quelle dimensioni , dovevo entrare non potevo lasciare senza soluzione questo mio insolito sogno. Ripresi la strada per l'ingresso innumerevoli volte , ogni volta scoprivo qualcosa di nuovo e irrimediabilmente tornavo indietro . La cornice della porta era formata da una fila di teschi dorati con il ghigno ridente e da quello che avevo capito per entrare era necessario pronunciare quelle parole che però mi lasciavano senza fiato al solo pensarle, avevo paura di quello che potevo conoscere e quella frase d'entrata non lasciava scampo.
LASCIA FUORI OGNI COSA QUI SI ENTRA PER MORIRE E SI ESCE CON UN NUOVO VOLTO.
Capirete bene che non era facile passare oltre e che nel momento avrei voluto svegliarmi e dimenticare quel sogno che vibrava come una possibilità unica di scoprire qualcosa di nuovo che potesse cambiare la prospettiva della mia vita cosi ordinaria. La parte finale della frase mi stimolava molto, fino allora non ero molto contento di quello che ero , l'idea di avere un nuovo volto e dunque una nuova vita mi galvanizzava a tal punto che decisi , anche con una buona dose di follia di pronunciare quelle parole magiche e vedere al di la della porta nera.
Mi spogliai dietro l'albero e corsi come un folle davanti la porta del tempio silenzioso e per un attimo indugiai , il cuore ricominciava a battere vertiginosamente e mille dubbi si affollavano nella mia mente " se fossi morto veramente?"
Dovevo rischiare, mi sarei pentito per tutta la vita se non avessi aperto quella rischiosa porta .
Sebbene il panico mi scuotesse tutte le cellule, riuscii con fatica sovrumana a ripetere quella sequenza di parole . Dopo qualche secondo la porta si aprì accompagnata dal classico rumore di una porta vecchia ed usata poco.
Non sentivo più il mio cuore battere e la luce che c'era dentro il tempio illuminava tutta quella notte interiore di un oro molto chiaro quasi irreale.Era come se il mio corpo non avesse più limiti e ovunque guardassi vedessi solo me come fossi questa luminosità indistinta. Io ero attonito e profondamente meravigliato a guardare questa luce calda e in un certo qual modo familiare, ma l'esperienza non fini cosi. Ad un certo punto sentii una voce che sembrava venisse da lontano dirmi che l'esperienza non era finita e che per cambiare volto cioè immagine di me dovevo assaggiare questa luce e cercare di ricordarla nei giorni a venire .Io non capivo cosa volesse dire assaggiare.Non sapevo come farlo , era inimmaginabile. La luce si rapprese all'incirca all'altezza del coccige e la vidi salire con determinata velocità accompagnata da un sibilo di rettile che mi manteneva stranamente immobile ad osservare la visione incredulo. Sembrava una stella cometa che mi attraversava il corridoio vuoto della spina dorsale; non sapevo come sarebbe stato morire e se mai sarei rinato.All'improvviso senza avvisare si fermò nel cuore lasciando una impronta del suo bacio scioccante di insolita mortale dolcezza e un abbaglio indimenticabile sulla retina e sulla memoria del sogno
in quel momento
Mi svegliai tutto sudato in un sussulto simile ad un orgasmo inatteso, con il ricordo vivido del sogno assurdo di cui ero stato spettatore o meglio osservatore. Con un balzo felino mi alzai dal letto e volli vedermi allo specchio."desidero incontrare il mio nuovo volto ah ah " prendendomi un po in giro - mi dicevo nel breve tragitto per arrivare allo specchio a forma di foglia di canapa , mi misi davanti a cercarmi e non mi trovavo più. A questo punto mi diedi una scrollata e un pizzico al braccio per costatare che non stessi ancora sognando , ma non era cosi !
Ero veramente pre- morto e appena mi ridestai da tale impressionante ed impossibile scoperta comincia a rivivere i vecchi sogni di gioventù, e cominciai alla rinfusa in tutti i miei ricordi